Qualcosa non va!

Pubblichiamo di seguito la dichiarazione redatta da parte dei cittadini dell’assemblea permanente di Carrara, letta durante il consiglio comunale del 27 novembre 2014.

A nome dei cittadini riuniti in Assemblea Permanente nella Sala della Resistenza: ci rivolgiamo a voi, Consiglio Comunale, alle vostre coscienze, nella speranza che sottoscriviate e sosteniate le parole che andiamo a pronunciare e ci rivolgiamo alle coscienze della Giunta, nella speranza che vi costringano a mettere in dubbio lʼopportunità del mantenimento dei vostri incarichi.

Si! Perché è questo che si discute oggi: si discute delle vostre negligenze, delle vostre responsabilità, delle vostre omissioni di fronte a fatti che vanno ben oltre il, seppur grave, crollo dellʼargine destro di Avenza. Si discute la fiducia, politica e personale, che questa Città ha ormai esaurito. Allora noi vi sfiduciamo.

VI SFIDUCIAMO per esservi limitati ad un semplice carteggio da burocrati,passacarte

e per non esservi preoccupati di vigilare su una Provincia colpevole di aver causato oltre 200 milioni di buco nella sanità; una Provincia sotto inchiesta, con ben 19 indagati, per un buco di 44 milioni nel caso CERMEC. Soldi che verranno pagati dalla collettività.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO per lʼincompetenza con cui avete amministrato la nostra città:

una città ormai fantasma, dove la cultura muore sotto le macerie dei teatri, dentro biblioteche inagibili, sbriciolata dalle mani di speculatori. Una città che sta crollando sotto i nostri piedi. Troppi sono stati i casi che si sono succeduti, come non ricordare le ditte CAPRICE, la scuola Rosselli, la casa dello studente, due volte inaugurata e ancora inagibile. La palazzina sul torrente Carrione, sfollata solo qualche ora prima del crollo.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO per i milioni di euro spesi per biennali dai grandi nomi e dalla scarsa affluenza, solo lʼultima è costata un milione e 200 mila euro con una media di 34 biglietti al giorno. Specchio evidente dellʼEUTANASIA della nostra identità culturale che VOI avete perseguito in questi anni, causando la morte dellʼartigianato e della lavorazione in loco a favore della svendita delle nostre

montagne, “uno dei piu grandi scempi ambientali d’ Europa”. La vera fiera si è svolta allʼinaugurazione della Strada dei Marmi, unʼopera ad uso e consumo dei privati, lunga 5 km, costata alla collettività 119 milioni di euro, con Responsabile Unico del Procedimento lʼingegnere Gaetano Farro, noto alle cronache per aver patteggiato 1 anno e 5 mesi per omicidio colposo e strage colposa nella costruzione della galleria di Secondigliano, dove persero la vita 12 persone.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO per aver messo le nostre vite in mano a persone dal passato torbido, continuando ad appaltare lavori con il criterio del massimo ribasso, lavori nei quali l’antimafia di Firenze, nel 2012, ha segnalato infiltrazioni di stampo Mafioso ʻndranghetista.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO per aver sottovalutato segnalazioni riguardo la presenza sul nostro territorio di malavita organizzata: lo dice la “sintesi del rapporto mafia in toscana della Fondazione Caponnetto” presentata dal Presidente del Senato Piero Grasso che nomina ben 17 Famiglie infiltrate in zona; lo ha ribadito, qualche giorno fa, un ex agente della DIA durante un incontro pubblico nella

Sala della Resistenza sostenendo che chi nega l’esistenza della Mafia nella nostra provincia o è OTTUSO o è COLLUSO, quindi noi ci domandiamo: voi da che parte state?

VI SFIDUCIAMO perchè lei, sig. Zubbani, è rinviato a giudizio, insieme al sig.

Tonelli, e ad altri membri di questa Giunta per omissione, rifiuto e abuso d’ufficio.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO perché 4 alluvioni in 11 anni, sono troppe e quest’ultima, causata dal crollo dell’oramai noto argine destro che ha piegato definitivamente la nostra città, è ben oltre quello che possiamo sopportare.

VI SFIDUCIAMO Perché Carrara ha il secondo debito più alto d’Italia, pari al 252%, seconda solamente a Torino, paragone improprio, dato che quest’ultima ha accumulato debiti per gli investimenti fatti. Noi? In cosa abbiamo investito, in questi ultimi anni? Nei 2000 parcheggi a pagamento che hanno dipinto di blu il nostro centro storico? Nel recupero del parco la Padula che ad oggi non ha visto alcun avanzamento dei lavori?

Le nostre olimpiadi sono state quello dello spreco e dellʼabuso?

VI SFIDUCIAMO perché gli uffici tecnici non funzionano. Non esiste una mappatura dei bacini estrattivi, non è stato prodotto il famoso nuovoregolamento degli agri marmiferi ma avete bello e pronto nel cassetto il piano per la cementificazione di Villa Ceci, iniziata con la “Temporanea” strada del sig. Vanelo. Non abbiamo i soldi per mettere in sicurezza il territorio ma abbiamo i

soldi per sventolare in campagna elettorale progetti non spendibili come quello del Water Front. Non abbiamo, ancora oggi, regolarizzato le concessioni di escavazione con la conseguente impossibilità di percepire il Contributo di concessione, con perdite milionarie per le casse del Comune.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO per non aver mai messo in atto quelle politiche di partecipazione, già previste dalle leggi regionali e da regolamenti e piani Comunali, che sarebbero state garanzia di trasparenza, controllo e giustizia.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO perché state eliminando le fondamenta della dignità dei cittadini, privandoli dei presidi sanitari, centri di aggregazione, luoghi della cultura, spazi ricreativi, lavoro, sicurezza. Per non parlare dellʼincapacità di questa città di offrire servizi allʼinfanzia, abbandonando di fatto le singole famiglie e impoverendo la formazione dei cittadini di oggi e di domani.

QUALCOSA NON VA!

VI SFIDUCIAMO perché INFANGATE questa città, metaforicamente e

letteralmente. Per questo siamo qui stasera. A nome delle migliaia di cittadini che hanno

partecipato e continueranno a partecipare allʼAssemblea Permanente e che hanno apposto simbolicamente le xxxxx firme su questo libro e sottoscritto la mozione di sfiducia. A nome loro stasera vi chiediamo di rassegnare ufficialmente le dimissioni.

Contemporaneamente chiediamo che sia riconosciuto, da oggi e per sempre, un ruolo fondamentale ai cittadini che vorranno incontrarsi in Assemblea, secondo le forme che i cittadini decideranno.

Vogliamo inoltre che sia istituito un luogo dedicato che consenta a questi ultimi di ritrovarsi al fine di informarsi, presidiare, vigilare e partecipareallʼamministrazione della cosa pubblica, confluendo in procedure di bilancio e pianificazione partecipate a garanzia dei diritti di tutti che troppo spesso

abbiamo visto accantonati a favore di privilegi di qualcun altro.

Parlando dellʼemergenza di oggi, vogliamo evitare che i criteri di assegnazione dei rimborsi siano calati dallʼalto da questa amministrazione con la consueta incompetenza, superficialità e indifferenza rispetto ai bisogni dei cittadini alluvionati.

Vogliamo quindi, che sia data attuazione al piano di partecipazione dei cittadini, approvato da questo consiglio nel 2009, attraverso la creazione di un tavolo di lavoro partecipato in cui tecnici indipendenti decidano, assieme ai cittadini alluvionati, le modalità e i criteri di assegnazione dei rimborsi previsti. Vogliamo che siano fermati gli appalti di somma urgenza. Già ne sono comparsi

2, in 20 giorni: il bando della Provincia, chiuso sul tavolo del sindaco Zubbani il giorno 14 novembre scorso (2,4 milioni) e il provvedimento citato ieri dall’assessore Bernardi sui quotidiani (3 milioni di euro). Tutti noi ricordiamo il caso dell’Aquila: la somma urgenza si trasforma troppo spesso in somma speculazione.

Vogliamo che tutte le procedure riguardanti l’assetto del territorio, vengano sin da oggi aperte alla partecipazione di tecnici nominati dai cittadini. Come possiamo fidarci di una Procura che nomina Perito per le indagini l’ingegner Raffaele Bartelletti, già noto per lʼindagine statica sul Politeama: “i lavori, citando Bartelletti, “al massimo possono aver conferito il colpo di grazia”.

Dʼora in avanti ci troverete qui, sempre e per sempre dalla stessa parte, sempre e per sempre a difesa della città!

LʼAssemblea Permanente

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